Autorizzazione allo scarico in acque sotterranee di acque utilizzate per scopi geotermici, di infiltrazioni delle miniere o cave o di acque pompate in lavori di ingegneria civile, comprese quelle degli impianti di scambio termico.
Cos'è: La normativa ambientale vieta lo scarico diretto nelle acque sotterranee e nel sottosuolo, salvo alcune deroghe. In particolare, in deroga a detto divieto, la Provincia, dopo indagine preventiva, può autorizzare gli scarichi nella stessa falda delle acque utilizzate per scopi geotermici, delle acque di infiltrazione di miniere o cave, delle acque pompate nel corso di determinati lavori di ingegneria civile, ivi comprese quelle degli impianti di scambio termico e quelle utilizzate per il lavaggio e la lavorazione degli inerti, purchè i relativi fanghi siano costituiti da acqua e inerti naturali
A chi si rivolge: Chi intende effettuare scarichi nella stessa falda delle acque utilizzate per scopi geotermici, delle acque di infiltrazione di miniere o cave o delle acque pompate nel corso di determinati lavori di ingegneria civile, ivi comprese quelle degli impianti di scambio termico e quelle utilizzate per il lavaggio e la lavorazione degli inerti, purchè i relativi fanghi siano costituiti da acqua e inerti naturali
Cosa fare: Occorre presentare domanda alla Provincia competente per territorio. La domanda va corredata della documentazione richiesta.
Modalità di avvio: autorizzazione allo scarico in acque sotterranee di acque utilizzate per scopi geotermici, di infiltrazioni delle miniere o cave o di acque pompate in lavori di ingegneria civile, comprese quelle degli impianti di scambio termico.
Come si svolge: Il provvedimento può essere emesso solo previa indagine preventiva. Tale indagine viene svolta da ARPAV. Salvo quanto previsto dal decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59, l'autorizzazione è valida per quattro anni dal momento del rilascio. Un anno prima della scadenza ne deve essere chiesto il rinnovo. Lo scarico può essere provvisoriamente mantenuto in funzione nel rispetto delle prescrizioni contenute nella precedente autorizzazione, fino all'adozione di un nuovo provvedimento, se la domanda di rinnovo è stata tempestivamente presentata
Requisiti
-Costi
La richiesta è soggetta a imposta di bollo. Il provvedimento finale è soggetto a imposta di bollo.Normativa
- Dlgs 152/2006, art. 104 e art. 124,
- Piano di Tutela delle Acque (d.C.R. n. 107 del 5/11/2009) art. 31
Incaricato
Francesca ZantedeschiTempi complessivi
Termine finale (giorni): 90Termini e modalità di ricorso
Autorità a cui presentare ricorso: Tribunale amministrativo regionale o ricorso straordinario al Capo dello Stato
A chi rivolgersi
Ufficio/Organo: | Servizio A.U.A. procedure semplificate e scarichi |
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Indirizzo: | Palazzo Capuleti, via Franceschine, 10 - 37122 Verona |
Telefono: | 0459288890 0459288852 |
Fax: | - |
Email: | |
Email certificata: | aua.provincia.vr@pecveneto.it |
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